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Alla scoperta del mercato offshore
18 luglio 2016 15:09 CEST lettura 6 min
Alla luce del calo dei prezzi di petrolio ed energia, le aziendedel settore offshore sono alla ricerca di nuove soluzioni per aumentare l’efficienza sia dei design che dei processi. Alcune di esse stanno iniziando gradualmente a scoprire i vantaggi dell’acciaio altoresistenziale.
Le opportunità di utilizzo dell’acciaio altoresistenziale nelle applicazioni offshore sono illimitate. Oltre alle piattaforme petrolifere, è ideale per le strutture alte – e che pertanto devono essere più leggere – situate a bordo di impianti o imbarcazioni, quali ad es. torri di perforazione e attrezzature di produzione come verricelli, compressori o pompe. Il mercato è dominato dagli acciai strutturali, ma Hardox può trovare numerose applicazioni come lamiere guida, rinforzi per i ponti e stive.
Il compito principale delle jack-up legs prodotte dal Gruppo JSA è sollevare e abbassare la piattaforma nell’acqua.
Un altro mercato potenziale è quello dell’energia rinnovabile o ‘verde’, in cui l’acciaio altoresistenziale può essere utilizzato per turbine eoliche e mareomotrici offshore.
“È un periodo d’oro per chi è alla ricerca di nuove opportunità per aumentare l’efficienza”, afferma Joakim Nyström, Key Segment Manager for Energy & Offshore in SSAB. “Forse l’acciaio altoresistenziale non sarà ideale per ogni applicazione, ma la nostra offerta per il settore offshore – con SSAB Europe, SSAB Special Steels e SSAB Americas – è decisamente straordinaria. Offriamo una gamma completa di acciai classificati dalla Qualità A a Strenx 700 OME con certificazione ABS EQ 70, abbinata alle grandi possibilità di fornire lamiere già lavorate”.
Un prodotto particolarmente di successo nel settore offshore è rappresentato dai kack-up legs, in cui l’acciaio altoresistenziale SSAB viene impiegato per le funi di ogni sostegno.
“L’acciaio altoresistenziale viene utilizzato anche per i liftboat”, spiega Chris Gasper, General Manager di SSAB negli USA. “I jack-up legs – che possono essere lunghi fino a 150 metri – richiedono una resistenza elevata per stabilizzare l’imbarcazione durante le operazioni di manutenzione e sollevamento delle piattaforme petrolifere”.
Negli Stati Uniti, l’offerta comprende anche un “One-Stop-Shop” in collaborazione con il Gruppo JSA.
Le piattaforme di trivellazione offshore e i liftboat con jack-up sono strutture estremamente complesse, composte da una varietà di materiali, macchinari e attrezzature.
Da sinistra: Jay Fogal, Presidente, e Karl Oswald, CEO, di JSA.
“Il compito fondamentale di queste unità è sollevare e abbassare lo scafo nell’acqua, per mezzo di un sistema di azionamento a pignone e cremagliera che consente di supportare e sollevare più volte queste piattaforme pesanti nel corso della loro vita utile”, spiega Jay Fogal, Presidente di JSA.
La produzione dei jack-up legs prevede la realizzazione di grandi componenti in acciaio altoresistenziale, ossitaglio e/o lavorati, per formare tubi, elementi di transizione e altri componenti pesanti.
“Nel 2012, la filiale di Houston della JSA era alla ricerca di un fornitore locale di acciai bonificati di alta qualità per i jack-up legs per strutture offshore. Come primo step, abbiamo incontrato di persona lo staff SSAB a Houston, poi abbiamo fatto visita alle acciaierie di Mobile (Alabama, USA) e Borlänge (Svezia)”, afferma Fogal.
“Siamo rimasti positivamente impressionati dal fatto che anche l’acciaieria di Mobile aveva adottato diversi degli aspetti di qualità per i quali era già rinomata l’acciaieria SSAB in Svezia. Da allora, il nostro gruppo ha acquistato diverse migliaia di tonnellate di acciaio con spessore compreso tra 1” e 2”, prodotte sia negli USA che in Svezia. Inoltre, siamo rimasti estremamente impressionati dalla planarità, dalla finitura superficiale e dalla saldabilità dell’acciaio e in particolare dalla staordinaria uniformità delle proprietà chimiche e meccaniche delle lamiere, che si traduce in un prodotto finito di qualità uniforme”, spiega Fogal.
Tutti questi fattori, abbinati alle consegne puntuali di prodotti e materiali di qualità, hanno posto le basi per un rapporto di collaborazione duraturo e reciprocamente soddisfacente tra SSAB e JSA.
Finora, l’uso degli acciai altoresistenziali nei prodotti offshore è stato piuttosto limitato. Secondo Nyström, il motivo risiede nel fatto che questo settore non si è ancora concentrato sulla riduzione di peso dei prodotti, e che i materiali utilizzati sono sottoposti a rigorose regolamentazioni.
“Tuttavia, i tempi stanno cambiando”, spiega. “Rispetto a dieci anni fa, il mercato è maggiormente interessato alle opportunità di riduzione del peso. In seguito al calo del prezzo del petrolio, il mercato si trova a dover valutare ogni possibile alternativa per aumentare l’efficienza e ridurre i costi, e l’uso dell’acciaio altoresistenziale è una di queste”.
Le sfide principali sono due. La prima è legata alle condizioni ostili delle operazioni offshore. Il carico di natura complessa derivante dalle onde e dal vento comporta torsioni, rotazioni e sollecitazioni orizzontali e verticali, che insieme al sale e all’umidità mettono a dura prova le strutture in acciaio.
La seconda è rappresentata dai regolamenti di classificazione, che per gli scafi delle navi e delle piattaforme e per le piattaforme fisse impongono un limite massimo di 500 MPa, per il quale sono più indicati gli acciai altoresistenziali termomeccanici SSAB. Per le strutture secondarie, i macchinari e le attrezzature c’è più libertà di scelta del materiale. In questo caso, i nostri clienti possono contare sia sull’acciaio classificato Strenx 700 OME che sull’acciaio Strenx 700, o addirittura Strenx 960 per le strutture non saldate con certificazione speciale.
“Il nostro obiettivo è promuovere la formatura a freddo e il trattamento HFMI per eliminare le saldature dalle aree più critiche, assicurando la massima resistenza alla fatica. In passato la formatura a freddo non era consentita, mentre oggi è ammessa a condizione che siano effettuati alcuni test aggiuntivi per accertarne l’idoneità all’applicazione”, afferma Nyström.
L’offerta di SSAB per il settore offshore
- Acciai extra-altoresistenziali: Strenx 700 OME per jack-up legs, gru offshore, dispositivi di sollevamento, strutture in superficie, torri di perforazione. Strenx 960 per le barre di pensionamento.
- Acciai altoresistenziali termomeccanici:: S420, S460, S500 con specifiche offshore per piattaforme, navi con scafi avanzati e rompighiaccio.
- Qualità normali e offshore, dalla qualità A al livello S355 MPa: Per piattaforme e navi con scafi convenzionali.
- Processi: Finitura e lavorazione di lamiere su misura, preparazione dei bordi per la saldatura, piegatura, formatura e saldatura di grandi tubi, profili e sezioni cave.
Di Alannah Eames